SVILUPPO SOSTENIBILE
Secondo la definizione proposta nel rapporto “Our Common Future” pubblicato nel 1987 dalla Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo (Commissione Bruntland) del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo in grado di assicurare «il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri».
Tutto ciò è possibile grazie alla transizione da un sistema economico lineare a un sistema economico circolare e quindi ad una "crescita economica sostenibile".

Kate Raworth parla di "Economia della ciambella":
- gli spicchi interni alla "base sociale" indicano la popolazione globale che vive in uno stato di privazione (deficit);
- gli spicchi esterni al "tetto", oltre il "limite ecologico", indicano il superamento dei limiti planetari;
- tra la "base" e il "tetto" c'è lo spazio "sicuro ed equo" per tutti.
ECONOMIA CIRCOLARE
Per Economia circolare si intende "un'economia in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse viene mantenuto il più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo".
L'economia circolare si basa essenzialmente su tre principi: ridurre, riusare, riciclare.

SOSTENIBILITÀ AZIENDALE
È necessario che le imprese operino in equilibrio rispetto alla sostenibilità dal punto di vista:

Diagramma realizzato con draw.io
RESPONSABILITÀ SOCIALE
- Nel Libro Verde della Commissione Europea (Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese), edito nel 2001, la responsabilità sociale è definita come: "L'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate".
- Nella Comunicazione della Commissione europea per una nuova strategia sulla CSR 2011-2014, la responsabilità sociale viene ridefinita come «responsabilità delle imprese per l’impatto che esse producono sulla società»
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ (O BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE)
Il bilancio socio-ambientale è un rendiconto, VOLONTARIO, quantitativo e qualitativo dell’attività aziendale, nel quale si evidenzia l’attenzione posta dall’azienda nei confronti di tematiche sociali e ambientali e il riparto della ricchezza prodotta tra tutti gli stakeholder.
- Strumento di comunicazione: comunicazione integrata ai soggetti interni ed esterni (global report sulle "buone pratiche poste in essere);
- Strumento di programmazione e controllo: in un sistema di qualità totale, tende al miglioramento continuo nell’utilizzo di tutte le risorse (umane e naturali).
CONTENUTO:
- PREMESSA E NOTA METODOLOGICA: componenti del gruppo di lavoro, modalità di raccolta dati dagli stakeholder, principi di redazione;
- IDENTITà AZIENDALE: descrizione azienda e sua storia, descrizione organizzazione interna, valori di riferimento e obiettivi strategici;
- RELAZIONE SOCIALE: esposizione dei risultati ottenuti per gruppi di stakeholder;
- PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO: illustrazione dei risultati economici e finanziari.
I VANTAGGI
- Utilizzo attento di tutte le risorse (rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, assenza di forme di discriminazioni sessuali, religiose e razziali, tutela della salute, promozione delle risorse umane, rispetto dell’ambiente e dei diritti umani);
- motivazione del personale;
- riduzione degli sprechi;
- miglioramento dei rapporti con clienti e fornitori, con la comunità del territorio, con le istituzioni (fiducia, trasparenza ed eticità): comportamenti anti-corruzione (modello organizzativo e gestionale, prevenzione, controllo e azioni correttive);
- miglioramento dell’immagine e vantaggio competitivo.
ETICA O STRATEGIA?
- Quanto incide “l’immagine” nella scelta di alcune imprese? E quanto spinge il c.d. “investimento strategico”?
- Quali sono le imprese maggiormente “responsabili”?
- Per tutte le tipologie di aziende (anche no profit) come si conciliano tutti gli obiettivi di tutti gli stakeholder (obiettivi economici, sociali, ambientali…in un’ottica di sostenibilità)?

Fonte immagine 1: Young Factor, Libro di Lavoro Terza edizione, Osservatorio permanente Giovani-Editori