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Domenico Scarlatti fu un clavicembalista ed un compositore di epoca barocca.
Nacque a Napoli nel 1685 e morì a Madrid nel 1757.
Compose molte opere, ma le più note sono le 555 sonate per clavicembalo.
Scrisse molte composizioni sacre ed anche ensembles da camera con organo.
Gli storici della musica ritengono che Scarlatti sia l'"inventore" del genere musicale della Sonata e il primo a definire una composizione suddivisa in tre parti, con la sequenza ABA, cioè una prima parte iniziale (un Allegro), poi una seconda parte (una variazione, più lenta, per esempio un Adagio) e poi la ripezione "DA CAPO" della prima parte. Spesso l'ultima parte era così uguale da non essere nemmeno scritta, ma affidata all'esecutore.
Un aspetto importante che dovete cogliere nella musica barocca italiana è la struttura delle frasi musicali.
I musicisti di questo tempo compongono frasi musicali che assomigliano alla lingua parlata italiana, perchè:
1) sono solari, non malinconiche (pensate al sole di Napoli o di Venezia)!; hanno una cadenza simile alla cadenza della lingua orale italiana e latina;
2) presentano note ribattute, cioè ripetute, come per confermare la dichiarazione. Se fosse un linguaggio parlato, direbbero: "ti racconto questo fatto, sì, te lo racconto davvero.", oppure " la situazione che ti narro si è svolta così. Davvero, è proprio così".
3) le frasi musicali sono semplici da riconoscere: tutta la dichiarazione è contenuta in poche battute, con la struttura di un discorso lineare, senza incisi e senza troppe subordinate.
In Scarlatti troviamo sia tempi più frequentemente utilizzati, come il 4/4, ma anche tempi tagliati e tempi complessi, come il 3/8.
Capirete meglio Scarlatti se sentirete anche qualcosa di Pergolesi, di Corelli e di Tartini.
Comprenderete quanto Scarlatti sia innovatore rispetto ai suoi contemporanei se ascolterete il suo concittadino napoletano Nicola Porpora, 1686-1768 (ma se vi piace la musica barocca, non perdetevi LAETATUS SUM di Porpora, opera nella quale la felicità, la letizia, la gioia, sono rese con un'eleganza sfarzosa, con frasi musicali invece lunghe e complesse, appunto, barocche).
Riconoscete l'italianità se confronterete infine Scarlatti, Pergolesi, Corelli, Tartini e poi li paragonerete all'inglese Purcell (1659 - 1695).
In un esercizio tra quelli proposti in questa unit, possiamo analizzare brevemente questi tre aspetti nell'Andante Cantabile di Giuseppe Tartini.
Per i nostri gusti contemporanei, proprio le composizioni da camera con organo e le opere di produzione sacra sono in genere più eseguite ed apprezzate.
Il celebre Stabat Mater, cantato a 10 voci, richiede certamente un coro di grande preparazione, ma emoziona e coinvolge il pubblico per la particolare atmosfera musicale che riesce a creare. Molto famosa anche la sua ultima opera, lo Stabat Mater.
Scarlatti riesce a trasmettere il dolore della Madre di Gesù, davanti a suo figlio crocifisso, attraverso un tempo adagio e una sonorità piena.
Nella partitura in do minore (C -) gli accordi si succedono con armonie fluide e ravvicinate. L'uso delle alterazioni (diesis, bemolle, bequadri) permette una distanza minima tra i suoni. L'effetto conseguito è quello di una musica sospesa nell'aria, intrisa di grande dolore. Una melodia che si dipana lenta, sostenuta dal basso continuo.
E' interessante confrontare lo Stabat Mater di Scarlatti con quello scritto circa venti anni dopo da Pergolesi, altro grande compositore italiano. Entrambi vissero a Napoli, ma Pergolesi era molto più giovane.
La partitura di Pergolesi mantiene elementi comuni con la precedente opera barocca, che Pergolesi conosceva molto bene, ma è più compatta e sintetica. Inoltre la composizione di Pergolesi è in fa minore (F-), tonalità che la rende probabilmente più sonora.
L'opera di Scarlatti è più composta, quella di Pergolesi contiene maggior emotività.
Ascoltate i due Stabat Mater e sarete pronti a comprendere la grandezza del grande musicista Antonio Vivaldi.
Di lui conosciamo soprattutto le "Quattro Stagioni", ma il suo Stabat Mater è uno dei capolavori assoluti della musica mondiale. Dovete assolutamente ascoltarlo!
(vedi le due unità di Clilstore su Vivaldi).
Se poi volete assaporare l'atmosfera dell'epoca, andate a visitare le mostre d'arte a Capodimonte. Ecco il link per sapere di più in merito:http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/la-mostra-napoli-napoli-di-lava-porcellana-e-musica/
Scarlatti scrisse anche composizioni operistiche di genere classico. E' stato un compositore molto prolifico.
Se il genere operistico classico vi interessa, potete cercare una sede in cui sia rappresentata un'opera di Scarlatti, cercando sul web oppure chiedendo ad un Conservatorio Musicale Italiano.
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