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INTERVISTA AD ANDREA P., GIOVANE MODELLO E FOTOMODELLO, STUDENTE ALL'ULTIMO ANNO DI LICEO
DOMANDA: Sei un modello o un fotomodello o entrambi?
RISPOSTA: Svolgo entrambi i tipi di mestiere; solitamente le agenzie prediligono modelli e modelle che siano versatili, ovvero impiegabili su più settori.
DOMANDA:da quanto tempo svolgi questa attività di modello nel tuo tempo libero?
RISPOSTA: ho iniziato a settembre di quest'anno,cioè da quattro mesi.
DOMANDA: come è nata questa occasione? tu hai cercato un'agenzia oppure l'agenzia ha notato te?
RISPOSTA: Inizialmente ho avuto contatti con altre agenzie che mi avevano rintracciato su Istangram, tramite i cosiddetti "talent scout", soggetti che ricercano modelli nel web. Il loro scopo era di mettermi dentro una "mother agency" , che poi avrebbe segnalato la mia persona ad altre agenzie (come una specie di "centro di smistamento"), ma ho scoperto che in realtà volevano dei soldi, con la scusa di fabbricare il book. Ma il book non va mai pagato! Era un imbroglio e quindi ho lasciato perdere con loro. Tuttavia poi ho pensato che questa strada poteva interessarmi e gradualmente la mia motivazione è cresciuta. Perciò allora ho fatto richiesta ad alcune delle agenzie più conosciute di Milano e in tutto il mondo, ho inviato delle mie immagini insieme alle relative misure corporee richieste (quali altezza, vita, petto, numero di scarpe) e mi hanno chiamato.
DOMANDA: è difficile conciliare questo impegno con la scuola?
RISPOSTA: Molto spesso è difficile far coesistere un impegno scolastico e uno lavorativo, sia per il fatto che bisogna essere esteticamente curati tutti i giorni in vista di possibili casting, sia per il tempo impiegato nel lavoro stesso.
DOMANDA: quali sono le soddisfazioni che provi? cosa ti diverte?
RISPOSTA: la soddisfazione più grande è vedere la propria immagine come oggetto di attrazione e ammirazione estetica, ma soprattutto vedere che i propri sforzi - e cioè sia il tempo impiegato per mantenersi in ottima forma fisica sia il tempo impiegato nello svolgere il lavoro - portano ad un risultato concreto.
DOMANDA: non è talvolta imbarazzante? forse sei visto più come un corpo che come una persona?
RISPOSTA: l'imbarazzo è soggettivo, chi lavora con il proprio corpo e la propria immagine deve saper reggere le critiche e i confronti che possono essere fatti. Non è sempre facile accettare se stessi, ma quel mondo è basato su come appari e su cosa sai trasmettere ad una fotocamera. Tuttavia la maggior parte del casting non si basa sul corpo, ma sulla resa fotografica; molto spesso non fanno neanche spogliare i modelli davanti agli esaminatori ma in uno spazio appartato, affinchè si sentano a proprio agio.
DOMANDA: è un impegno faticoso?
RISPOSTA: è MOLTO faticoso, sia a livello fisico che psicologico; si potrebbe erroneamente pensare che sia un impiego semplice e puramente pratico (ovvero che basti farsi fotografare), ma in realtà consiste in un continuo confronto con altri modelli e modelle ed in uno stress che può essere retto solo da chi si sente pronto. Bisogna essere riposati e attivi, pronti a muoversi da una parte all'altra della città per trovare lavoro.
DOMANDA: quali vincoli devi rispettare in relazione alla tua immagine? per esempio, puoi pubblicare su Facebook le tue fotografie mentre sei in vacanza?
RISPOSTA: la pubblicazione di fotografie personali è concessa, sia a livello di social network che in chat, ma occorre evitare fotografie che compromettano la credibilità lavorativa, come per esempio nudi volgari. Il vincolo sta nel fatto che la propria immagine non può essere utilizzata da terzi a scopi informativi o commerciali senza l'assenso dell'agenzia, la quale richiederà un compenso economico, di cui una percentuale viene riconosciuta al modello.
DOMANDA: con il contratto che hai stipulato guadagneresti abbastanza da poter vivere in una città costosa come Milano?
RISPOSTA: se non frequentassi la scuola e mi presentassi ai casting che si tengono al mattino (che sono la maggioranza, soprattutto per i brand più conosciuti), parteciperei circa a sei o sette volte il numero di casting nei quali ora vado. Perciò il guadagno che ho ora è limitato, ma posso concedermi molti vizi in più (vivo ancora con i miei genitori), perciò non posso lamentarmi neanche del salario che ho ora (ammetto che il compenso è invidiabile per qualsiasi adolescente). Quindi se la mia professione fosse unicamente quella di modello, potrei tranquillamente permettermi di vivere una vita a tenore medio-alto, contando su tutte le convenzioni che hanni i modelli e le modelle con ristoranti, locali e trasporti (il cosiddetto "Beauty Pass").
DOMANDA: nel contratto, ti viene chiesto di rispettare un regime alimentare oppure di mantenerti in forma fisica? oppure sei tu che scegli liberamente di praticare sport?
RISPOSTA: il contratto stabilisce che la forma fisica deve rispettare le misure del proprio Composit (una sorta di volantino che si lascia al casting con fotografia fronte retro el le misure corporee) e ovviamente il modello deve essere bello a vedersi e tonico. Le modalità per mantenersi in forma sono di libera iniziativa.
DOMANDA: quanto conta la statura? tu sei molto alto. Quanto importante sono la statura e la scioltezza?
RISPOSTA: la statura minima per essere modelle è di 1,75 metri mentre per gli uomini è di 1,85 metri. La scioltezza nel posare si acquisisce con l'esperienza e la perdita dell'imbarazzo, che inizialmente conferisce rigidità.
DOMANDA: come sono i rapporti tra i colleghi? c'è molta rivalità o c'è spazio per qualche amicizia?
RISPOSTA: lo spazio per l'amicizia è molto ampio; grazie a questo lavoro ho fatto molte conoscenze e ho trovato persone meravigliose e soprattutto umili (nonostante alcune di queste avessero una carriera molto progredita). E' una vera occasione per farsi nuove amicizie e per divertirsi, oltre che per fare soldi.
DOMANDA: come avviene il dietro le quinte di una sfilata? é vero che in fretta e furia vi svestite e vi rivestite con l'aiuto di assistenti?
RISPOSTA: dipende da Brand a Brand, molto spesso però si crea un ambiente ricco di tensione come quello che si forma nel backstage di un teatro (avendo vissuto entrambe le esperienze, posso affermare che l'atmostera nervosa è molto simile nelle due situazioni).
DOMANDA: se un bel ragazzo straniero volesse venire a Milano e tentare di inserirsi in questo lavoro, come potrebbe fare? offri qualche consiglio, per favore.
RISPOSTA: solitamente ho visto pochi italiani ai casting, quindi una grossa fetta dei modelli proviene dall'estero. Sono associati alle agenzie del loro paese di provenienza, che si legano ad un'agenzia della città nella quale lavorano. Milano, insieme a Parigi e New York, sono il luogo perfetto dove sviluppare tale carriere.
Direi così:
caro aspirante modello,
sono sicuro che dopo aver trovato la giusta agenzia potrai venire a Milano e fare carriera. Sii puntuale ovunque ti chiamino (infatti nei casting, chi prima inizia, prima finisce), ottimizza i tempi e sii sempre curato in ogni aspetto (esatto! anche il deodorante è fondamentale) e cerca di farti fare più fotografie possibili per il tuo book (i "free test"), perchè più il tuo book sarà ricco di foto più avrai opportunità di trovare lavoro.
DOMANDA: grazie per aver dedicato tempo a questa intervista. Auguri per la tua carriera e per la tua vita.
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