
Nel mondo dello sport definiamo come DOPING l'utilizzo di sostanze illlecite per la ricerca del successo sportivo.
Il Doping, secondo l'attuale definizione della World Antidoping Agency (WADA), l'ente internazionale deputato al controllo delle regole antidoping, consiste nel verificarsi di una o più delle seguenti condizioni:
→Aprire e leggere il file " WADA-Regolamento Antidoping" pagina 11 e 12.

1. Le implicazioni del doping
Una definizione migliore di DOPING potrebbe essere questa:

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"utilizzare sostanze o metodi proibiti, in quanto non inerenti al mantenimento della propria salute e non rispettosi delle regole che la disciplina sportiva impone, rappresenta l' equivalente di un furto nei confronti degli altri atleti, che faticano per il raggiungimento delle migliori prestazioni con l'allenamento e con le proprie doti naturali."
Il rispetto delle regole caratterizza lo sport. Chi infrange le regole non solo rischia sul proprio fisico terribili conseguenze ma commette anche un'infrazione alterando il risultato e perciò deve essere ritenuto non adatto a competere e squalificato. In Italia, un'infrazione del regolamento antidoping è considerato reato e pertanto punita, adirittura penalmente.
2. Doping e Farmaci

L'uso di alcune sostanze è consentito previa prescrizione medica, con esigenze terapeutiche spefiche e documentabili. Altre sostanze invece non possono essere assunte, nemmeno con prescrizione medica, a meno di una sospensione dell'attività sportiva agonistica per la durata della terapia in atto.
In alcuni casi è possibile ottenere il benestare alla prosecuzione dell'attività agonistica. In questo caso l'atleta, insieme al medico sociale, deve inviare la richiesta di assunzione terapeutica (TUE) e aspettare il responso prima di assumere suddetta sostanza.
Solo in presenza di una situazione di urgenza è possibile iniziare la somministrazione farmacologica.
3. Sostanze e metodi proibiti (in e fuori competizione)
3.1 SOSTANZE PROIBITE
- Sostanze non approvate: qualsiasi sostanza farmacologica che non rientri nelle categorie successive e che non sia stata ufficialmente approvata per l'uso terapeutico umano.
- Agenti Anabolizzanti: mirano ad un aumento della massa muscolare che non sia derivato da un adattamento fisiologico del muscolo all'allenamento. I rischi per la salute sono notevoli e interessano in particolare fegato e i meccanismi di attivazione correlati a patologie tumorali. Rientrano in questa categoria: gli steroidi anabolizzanti androgeni esogeni ed endogeni; essi sono derivati sintetici del testosterone, ormone sessuale maschile.
- Ormoni peptidici, fattori di crescita e sostanze correlate: rientrano in questa categoria , per esempio, gli agonisti del recettore dell'eritropoietina, un ormone prodotto dall'organismo per la stimolazione della produzione di globuli rossi in una condizione di reale carenza di ossigeno. Un'ulteriore stimolazione di questo ormone , può comportare gravi problemi a livello vascolare. L'ormone della crescita (GH), è prodotto dall'organismo con un ciclo di 24 ore, con un picco n
- Beta-2 agonisti: si tratta di farmaci utili nelle patologie respiratorie (es. asma). Un abuso di tali sostanze per facilitare gli scambi gassosi negli alveoli o per ottenere un effetto eccitante rappresenta un'assunzione illecita.
- Modulatori ormonali e metabolici: queste sostanze influenzano gli effetti degli ormoni. Essi non vengono assunti per migliorare direttamente le prestazioni sportive ma per ridurre gli effetti dell'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti.
- Diuretici e agenti mascheranti: sono in grado di mascherare l'uso proibito di altre sostanze aumentando la produzione di urina o alterando le caratteristiche dei campioni biologici utilizzati nei test antidoping
3.2 I METODI PROIBITI
- Manipolazione del sangue e dei componenti del sangue e manipolazione chimica e fisica dei campioni biologici al fine di eludere i controlli
- Doping genetico: si tratta dell'utilizzo di cellule o elementi genetici in grado di agire sui geni per migliorare le prestazioni atletiche
3.3 SOSTANZE E METODI PROIBITI DURANTE LA COMPETIZIONE
Vi è poi, un'altra serie di sostanze, in aggiuntga a quelle già citate, che è vietato assumere durante le competizioni.
- Stimolanti: agiscono sul sistema nervoso per potenziare le funzioni dell'organismo. Possono avere un'azione cardio tossica; inoltre i rischi connessi con la loro assunzione comprendono una diminuzione della percezione della fatica che determina l'esaurimento muscolare.
- Narcotici: sono sostanze derivate dall'oppio che riducono la percezione del dolore e generano euforia; ne fa parte anche l'eroina.
- Cannabinoidi: sono sostanze derivate dalla cannabis e producono euforia.
- Glucocorticosteroidi: hanno un'azione anabolizzante e devono essere somministrati solo in seguito ad una richiesta di uso terapeutico.
3.4 SOSTANZE PROIBITE IN PARTICOLARI SPORT
- Alcol: è proibito in sport come il tiro con l'arco, motociclismo e automobilismo, nei quali è richiesta una notevole precisione e concetrazione.
- Beta-Bloccanti: possono favorire il controllo dei movimenti fini. Sono proibiti in sport come: tiro con l'arco, automobilismo, golf, lo sci e gli sport subacquei.
4. APPROFONDIMENTI E CURIOSITA'

- Report del Ministero della Salute sui controlli nel 2018 su giovani e sport amatoriali.
- Il Processo al Doping: i casi che hanno segnato la storia dello sport
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5. ASSESS YOURSELF! .jpg)
5.1 CLASSIFICA LE SOSTANZE
5.2 QUANTO NE SAI DI DOPING? (solo una risposta è quella corretta)